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'I Dolori del Giovane vecchio'

  • fsabatini3
  • 24 ott 2014
  • Tempo di lettura: 3 min

Ovvero : CIO' CHE NON VA NEL MONDO (#1)

Mi sono chiesto tante volte cosa ci fosse di così elettrizzante in merito al dare la possibilità di sposarsi e procreare a due coppie omosessuali.

Probabilmente è la sfida in sé fatta alle convenzioni sociali: sarebbe, questa, l’ennesima dimostrazione che l’uomo, volendo, può tutto.

Come nel caso del piano di ‘Spazio vitale’ tanto desiderato dalle menti lugubri e impolverate dal mito.

Oppure, come nel caso del totale sfruttamento a cui i cittadini dei Paesi meno fortunati vengono lasciati.

Oppure, come nel caso di semplice corruttela che si verifica nei piani alti della governance, a danno del cittadino.

Sì, l’uomo può veramente tutto, lo abbiamo scoperto, soprattutto nel ‘900, che ci è così vicino da poterci schiacciare per quanti insegnamenti ha da fornirci sulla necessità di non assecondare ogni pulsione presente nell’uomo.

Ci sono addirittura enti transnazionali che promuovono la pace tra i popoli (e questo è un nobile fine)... assecondando l’egoismo altrui.

Nel suo piccolo, ogni uomo dev’essere re.

E così, se una piattaforma petrolifera al largo della Gran Bretagna ha diritto di proclamarsi regno indipendente, ha diritto di farlo.

Così, come ha diritto, ogni singolo individuo, a perseguire non solo la propria felicità, ma addirittura la propria libertà.

La libertà è fondamentale, poiché senza di questa non v’è libero arbitrio.

Il libero arbitrio è intoccabile, perché è un Dono gratuito che l’uomo riconosce come sacro santo.

Ciò che è sacro santo ha il diritto di essere contestato, ed anzi, spesso, denigrato, perché è prodotto dell’oscurantismo dei secoli che ci siamo trascinati alle spalle, quando l’uomo era condizionato dalla pochezza delle proprie scelte, e dalla limitatezza dei suoi confini psico – geografici. E morali.

La moralità... la moralità è una scelta, che si giustappone fra tutte le altre.

Questo è il decalogo dell’uomo decadente. No, però non parlo dell'uomo del secolo scorso.

Decisamente, il ‘900, con tutti i suoi pensatori, non ci ha giovato a molto se siamo arrivati a questa povertà interiore.

Testimoniare che un cristiano, che si diceva l’anticristo, al termine della sua vita ha mangiato la cacca di un cavallo – o la propria - non è stato sufficiente per farci comprendere che metterci contro Dio e la natura è un grave errore.

Allora... Ancorché paradossalmente, Dio e la natura, non sono solo sacrificabili, ma doverosamente annichilibili. L’uomo di spirito ha prevalso in passato, e ciò non dovrà più accadere.

È giusto, in merito, che il Comune di Roma promuova ‘la settimana del benessere psico-fisico’.

Però... però manca qualcosa.

Ah ecco, mancano i soldi per comprare le cose.

Già.

...Ma non è che la fede potrebbe aiutarci almeno a superare questo? – pensa un ardito qualche fila più indietro.

Nessun problema – interviene il leader pubblico – facilmente risolvibile democratizzando il nostro mondo: diritti a tutti.

Benvenuti al supermercato della democrazia, dove il termine, sverginato a più non posso, ormai non fa altro che buttare sangue su tutte le bocche di quelli che ne hanno citato le lettere quando ciò sarebbe dovuto non accadere.

Democrazia, democrazia, democrazia, democrazia, democrazia, democrazia, democrazia...

Qualcuno salta la fila e urla: - fermi tutti! Era meglio quando c’era il fascismo!

Allora un altro, un po’ più attempato, lo guarda storto e afferma: No! Si stava meglio quando si stava peggio!

Al ché ragazzotto inizia a bestemmiare e a tirare calci a destra e sinistra, inneggiando allo sciopero selvaggio! ed alla rivolta sociale!

Poi arriva un uomo alto e corpulento con un barbone bianco e grigio, e dice: No. Così non va. Si faccia come dico io. Tutti in fila. Se state buoni vi do pure il lecca-lecca. E vi tolgo un po’ di democrazia. Però solo dalle bocche dei politici. Il resto lo dovete fare voi – giacché il mondo sarà cambiato da chi saprà meglio contestarlo.

Il ragazzotto allora arriva a spintoni fino al tipone, e gli dice – tu chi cxxxxxxxxxxx sei?

E quello: Un amico. E ora datemi ascolto.

Forse un giorno mangeremo cose buone.

 
 
 

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